La musica dovrebbe essere utilizzata quando si pratica il Tai Chi? Questo è un argomento controverso.

Infatti, integrare la musica nel processo di pratica è una caratteristica dell'ascesa del "Tai Chi Exercise". Tradizionalmente, per centinaia di anni, i maestri e i praticanti di Tai Chi non hanno accompagnato la loro pratica con la musica. Quando il Tai Chi è diventato popolare tra il pubblico, soprattutto negli ultimi decenni, per soddisfare le esigenze della pratica di gruppo e aumentare il divertimento della pratica, la musica è stata ampiamente introdotta e rapidamente resa popolare, diventando un ausilio di pratica molto comune.

La scelta di suonare o meno la musica quando si pratica il Tai Chi dipende in larga misura dallo scopo della pratica individuale, dalla fase in cui ci si trova e dalla comprensione e ricerca della cultura del Tai Chi.

Il Tai Chi può essere suddiviso in quattro fasi, da quella superficiale a quella profonda: la fase in cui si guida il corpo con le mani, la fase in cui si guidano le mani con il corpo, la fase in cui si guidano le mani con il qi e la fase in cui si guidano le mani con la mente.

Le prime due fasi sono la fase primaria. Per i praticanti in questa fase, la musica può creare un ambiente di apprendimento più rilassato e piacevole, aiutarli a godersi meglio il processo di pratica e quindi aumentare il loro entusiasmo per la pratica continua.

Talvolta il ritmo della musica può aiutare i praticanti a regolare il ritmo della respirazione e dei movimenti, soprattutto nelle prime fasi di apprendimento di una routine specifica, il che aiuta a ricordare la sequenza dei movimenti.

Nelle esibizioni pubbliche o negli esercizi di gruppo, la musica può aggiungere valore artistico e apprezzamento alla performance, migliorando l'atmosfera generale.

Tuttavia, anche dopo più di dieci anni di pratica del Tai Chi, la maggior parte dei praticanti rimane ancora allo stadio iniziale di affidamento alla musica per la pratica. Si concentrano solo sulla forma esteriore del Tai Chi e si abbandonano al fascino superficiale delle competizioni e delle esibizioni, ma ignorano l'importanza dell'esplorazione approfondita della coltivazione interiore del Tai Chi e non riescono a esplorare e sperimentare appieno i profondi effetti del Tai Chi nella preservazione della salute.

Quando si arriva alla fase di guidare le mani con il qi e di guidare le mani con intenzione, cioè, per i praticanti tradizionali che perseguono l'essenza del Tai Chi, la musica può interferire con il senso interiore del "qi" e con il flusso naturale dei pugni, influenzando il principio fondamentale del Tai Chi "muovere il qi con intenzione e muovere il corpo con il qi".

Una musica inappropriata può causare fluttuazioni emotive, contrarie allo stato mentale pacifico perseguito dal Tai Chi, oppure causare movimenti rigidi o perdita di fluidità naturale a causa della mancata corrispondenza tra il ritmo della musica e quello dei pugni.

Un eccessivo affidamento al ritmo della musica per la pratica può trascurare l'accuratezza delle tecniche del Tai Chi e la coltivazione dei pensieri interiori, deviando dalla vera natura del Tai Chi come arte marziale interna. Lo stato ultimo perseguito dal Tai Chi è la massima tranquillità della mente, ovvero "stato di quiete". In questo stato, i praticanti possono raggiungere l'unità caotica del Tai Chi, raggiungere una coesistenza armoniosa con la natura e raggiungere "l'unità dell'uomo e della natura" in cui sia il sé che il mondo vengono dimenticati.

Se durante la pratica si aggiunge della musica, spesso si disturberà la pace interiore, ostacolando il percorso di pratica progressiva che guida la coscienza interiore attraverso movimenti esterni e promuovendo il miglioramento delle forme esterne con pensieri interiori bloccati, ostacolando così la teoria e il metodo del Tai Chi da base a avanzato.